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Villa Medicea di Cerreto Guidi

Cerreto Guidi fu scelto, nel corso del XVI secolo, da Cosimo I de' Medici per l'edificazione della sua splendida Villa destinata a essere residenza di caccia della corte medicea all'interno della bandita del “Barco Reale” che si estendeva sui colli del Montalbano e, al tempo stesso, luogo di controllo del territorio, in particolare del Padule di Fucecchio, allora assai pescoso.
Edificata tra il 1564 ed il 1567 a partire da un progetto attribuito a Bernardo Buontalenti e messo in opera da Alfonso Parigi il Vecchio, ma a cui non pare sia stato estraneo, anche a livello progettuale, il poliedrico Davide Fortini, la villa fu costruita utilizzando in buona parte i materiali ottenuti diroccando la cinta muraria dell’antico borgo fortificato e realizzando le quattro peculiari ed imponenti rampe d'accesso “a scalera”, in mattoni faccia a vista e pietra della Gonfolina, denominate “ponti” o, più frequentemente “ponti medicei”.
La villa fu costruita, com’era consuetudine in quel tempo, con il determinante concorso degli abitanti del posto, tenuti a svolgere le cosiddette “comandate”, vale a dire quella serie imponente e duratura di lavori obbligatori che, dopo le opere di fortificazione e di edilizia, furono rivolti alle attività stagionali delle coltivazioni ducali.
La costruzione, imponente e sobria al tempo stesso, è collocata al centro del paese, proprio nella sua parte più alta, e costituisce il fulcro del centro storico di Cerreto Guidi, da cui si dipartivano le direttrici stradali che si allungavano verso la campagna e che, nel corso del tempo, sarebbero state punteggiate da numerosi oratori, in parte tuttora esistenti.
All'interno, oltre a numerose decorazioni parietali di gusto tardo neoclassico, si possono apprezzare importanti ritratti della famiglia Medici, tra i quali spiccano la figura intera di Cosimo I nell’abito dell’incoronazione a Granduca ed il ritratto di Isabella de’Medici, opera di un pittore fiorentino ispiratosi ad Alessandro Allori. Di grande rilevanza sono gli arazzi della manifattura medicea raffiguranti le Quattro Stagioni: benché non presenti, originariamente, nella villa di Cerreto Guidi, possono senz’altro ben suggerire la tipologia, il valore, la preziosità delle tappezzerie che un tempo decoravano la villa. Notevoli le opere presenti, selezionate in gran parte fra quelle del lascito dell’antiquario Stefano Bardini: dipinti su tavola e su tela, cassoni intarsiati e dipinti, sculture, maioliche e manufatti in pietre dure.
I rapporti della villa con l'habitat del Padule sono illustrati, all’interno dell’edificio, da mappe e plastici.
Al primo piano della Villa è stato allestito, dal settembre 2002, il Museo Storico della Caccia e del Territorio, che ospita una raccolta di armi, principalmente da caccia e da tiro, dei secoli XVII-XIX, provenienti da depositi, donazioni e prestiti temporanei.
La Villa, che da alcuni anni fa parte del Sito UNESCO “Ville e Giardini medicei in Toscana”, deve parte della fama alla figura - già ricordata - di Isabella dei Medici, figlia prediletta di Cosimo I, che qui era solita trascorrere periodi di riposo e di svago.

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